Le Macchiaiole

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Tramonto rosso

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Sku: 227

Autore: Ugo Donati

Titolo:

Autore: Ugo Donati

Titolo: Tramonto rosso

Ambito culturale o attribuzione: Scuola livornese

Cronologia: 1991

Materia e tecnica: olio su masonite

Misure      25×10                             intero quadro con cornice: 38×23

Ambito culturale o attribuzione: Scuola livornese

Cronologia: 1991

Materia e tecnica: olio su masonite

Misure      25×10    con cornice: 38×23

Donati Ugo Castiglioncello (LI) 1925- )

Nasce da una famiglia di operai della Solvay di Rosignano. Nella primavera del 1966, Donati vivendo a Castiglioncello, importante centro balneare fin dall’800, circondato da una rigogliosa macchia toscana, decide di provare a fare qualche quadro. Alla Vigilia di Natale del 1970, su suggerimento dei colleghi di lavoro, allestisce una mostra personale nei locali del dopolavoro aziendale. E’ un successo: Vengono venduti i 30 quadri esposti.

Nel 1977 si ritira in pensione e può dedicarsi completamente alla pittura, la sua vera vita. Negli anni successivi viene chiamato ad esporre a Milano, Bruxelles, Liegi, New York e Sidney. Nel 1990, è presente al Castello Pasquini, dove viene inaugurata dal senatore Giovanni Spadolini, una grande mostra collettiva sui pittori macchiaioli: La Scuola di Castiglioncello. (dailcorsarodirosignano.interfree.it)

E’ un artista che si dedica soprattutto alla pittura di paesaggio con una visione molto lirica della realtà fenomenica. Per l’artista è fondamentale tradurre le emozioni in immagini tramite un tocco molto denso e corsivo di ispirazione impressionistica.

L’opera evidenzia una maturità postimpressionista dell’artista Ugo Donati. La composizione è tutta costruita per mezzo del colore e le pennellate hanno un notevole valore strutturale. Lo scopo del pittore non è quello di riportare il dato sensibile del paesaggio, ma di carpirne l’essenza stessa, la sua sostanza. A questo fine interviene la pennellata, ricca di materia, che, nonostante l’essenzialità della rappresentazione scompone lo spazio su diversi piani, registrando le vibrazioni della luce e della vita sul soggetto. Così in una superficie sostanzialmente bidimensionale, schiacciata in primo piano, gli oggetti vengono costruiti dal pittore per mezzo di grossi tocchi di pennello, densi di colore. Dal punto di vista cromatico, inoltre, tutta la superficie dell’opera è intonata secondo una gamma di colori unificante. (da venderequadri.it)

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